Ciak si Giro!

!14.pippo!, 14/05/2008 20.16:

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A dire il vero non è tanto colpa dei materiali...più che altro sono le tattiche utilizzate dalle varie squadre, alcuni corridori gonfiano anche a 11 atmosfere le ruote e hanno una superficie di appoggio di pochi millimetri, è una loro scelta ovviamente. o meno attrito quindi meno fatica o più grip gonfiandole meno ma avendo più controllo (io personalmente le tengo a 7 massimo 8 atmosfere)

inoltre le strade del sud sono sempre state così, salsedine, sabbia, tutti elementi che rendono pericoloso il tracciato, una minima distrazione e si cade facendo anche cadere gli altri (molto probabile).

purtroppo c'è da considerare questo pericolo per ora...non vedo l'ora che inizino le tappe dolomitiche così questi problemi non ci sono più...e il mio Gibo (Gilberto Simoni ex capitano della Sounier Douval, 36 anni) si può scatenare in salita insieme a Riccardino Riccò...eheheh (non sono di parte io....)

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Non è proprio come dici tu.. i materiali contano e contano tanto.. Esistono dei limiti che una volta superati non danno più sicurezza.

I professionisti non sono degli stipidi, hanno esperienza e capacità tali da saper benissimo come comportarsi in ogni situazione e quale tipo di scelta fare sulla bici.. il problema grosso è che si è raggiunta l'esasperazione ormai, vuoi per sponsor vuoi perchè la tecnologia deve andare avanti.. ma su una bici quanta tecnologia vuoi che serva... ci sono bici che costano anche 10000€ che pesa si e no 100 grammi meno delle altre e tanto va come una di 2500..

Però alleggerisci di quà e alleggerisci di la oggi si hanno incidenti meccanici che prima non esistevano come rotture di catene o addisittura di pedivelle, alla parigi roubaix si spaccano anche le pipe e le forcelle.. i copertoncini hi tec slick e ruote rigidissime a profilo alto.. Tutto questo merchandising non fa bene allo sport..

Avendo corso so cos'è meglio o peggio da usare per andare più forte o più in sicurezza ma a volte le scelte non le puoi fare te ma ti vengono imposte.