Gli anni cinquanta riportano in vita la moda in tutto il suo splendore.
C’è il ritorno di Parigi come capitale mondiale della moda, travolta dall’incredibile ciclone del “New Look” di Dior.
La figura femminile torna ad essere viva: le spalle si spogliano e divengono morbide e arrotondate, il seno viene messo in risalto, la vita è sottilissima, ritorna l’uso del corsetto con i fianchi imbottiti, le gonne sono voluminose e gonfie. Viene riutilizzata la crinolina!
Una donna che rappresenta la speranza dopo la fame della guerra, elegante e sofisticata, curata in ogni aspetto.
C’è voglia di ostentare, bisogno di sognare.
Si ripropone la donna oggetto, bella da ammirare ma che non fa nulla e passa il tempo nei saloni di bellezza. I capelli sono permanentati e morbidi; il trucco pesante ma dettagliato. Uso sfrenato di fard sugli zigomi, sopracciglia depilate, eye-liner nero, ombretto colorato e mascara. Rossetto rosso.
Parigi propone creazioni su creazioni: linea “H”, “A”, e “Y”.
Firenze si rende sofisticata per i suoi prodotti di lusso, specie nella pelletteria.
Mentre i ragazzi portano jeans, giubbotti da motociclista e brillantina nei capelli sull’esempio di James Dean e Marlon Brando, le ragazzine sotto i vent’anni indossano maglioncini colorati con reggiseni dalle coppe appuntite.
La musica diventa un must: è il rock’ e roll.
<--- il New look di Dior
[IMG]http://www.drwagnernet.com/40b/lectures/27.01.Dior's-new-look.1950s.jpg[/IMG]<--- le varie linee disegnate da Dior
è anche l era delle pin up..
“...Non è per una geisha desiderare. Non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un'artista del mondo, che fluttua, danza, canta, vi intrattiene. Tutto quello che volete.
Il resto è ombra. Il resto è segreto.” ("Memorie di una geisha", 2005)